ALLARME NEGLI USA, SUPER BATTERIO RESISTENTE AGLI ANTIBIOTICI

I medici americani hanno registrato il primo caso nel Paese di una donna con una infezione urinaria resistente a tutti gli antibiotici conosciuti. A lanciare l'allarme sono i Centers for Disease Control and Prevention.

Il caso è stato pubblicato sulla rivista 'Antimicrobial Agents and Chemotherapy' dell'American Society for Microbiology. Gli scienziati hanno sottolineano la forte preoccupazione per questa tipologia di superbatteri che potrebbero rappresentare un grave pericolo per combattere anche le infezioni di routine.

Negli Usa la resistenza di molti agenti infettivi agli antibiotici causa 2 mln di malattie e 23 mila decessi l'anno, secondo le stime. Per gli scienziati questo è il primo caso in Usa di un agente patogeno che ha un gene, chiamato Mcr-1, che permette ai batteri di diventare resistenti anche ad una classe di antibiotici come la colistina. Il gene Mcr-1 è stato scoperto lo scorso anno in Cina e ha già sollevato l'allarme della comunità scientifica. Stando a quanto emerso dallo studio il batterio incriminato è stato trovato lo scorso mese nelle urine di una donna della Pennsylvania di 49 anni. Gli esperti del dipartimento della Difesa hanno stabilito che si tratta di un ceppo di Escherichia coli resistente all'antibiotico colistina, l'ultima spiaggia a cui si riccore per curare tipologie pericolose di "batteri da incubo", come li hanno ribattezzati gli studiosi. Questi super-batteri sono capaci di uccidere fino al 50% dei pazienti da essi colpiti. La scoperta, scrivono gli autori, "preannuncia la comparsa di un batterio davvero resistente ai farmaci".

 Per il momento i responsabili della sanità sostengono che il caso della Pennsylvania, di per sé, non sia causa di panico. Il ceppo trovato nella donna è curabile con altri antibiotici ma i ricercatori temono che il gene trovato nel batterio possa intaccare altri tipi di batteri già in grado di resistere agli antibiotici.

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